Buongiorno,
sono un soggetto obeso, finisco con una dieta e rinizio un'altra e sempre più drastica della precedente...
vorrei avere qualche informazione per chiarirmi le idee sulle diete e imparare inoltre a calcolare quale dovrebbe essere il mio peso ideale.
Grazie.
Risponde la dott.ssa Elisa Papini:
Salve,
inizio rispondendo prima alla sua seconda domanda:
l'organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce di classificare il peso corporeo utilizzando l?indice di Massa Corporea (IMC o BMI acronimo del termine inglese Body Mass Index) calcolato dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell'altezza in metri.
IMC= kg/(hxh)
Il peso di una persona può quindi essere così definito:
CLASSIFICAZIONE: BMI o IMC
Sottopeso <18.90
Normopeso 19.00-24.90
Sovrappeso 25.00-29.90
Obesità lieve 30.00-34.90
Obesità moderata 35.00-39.90
Obesità grave >40.00
Questa classificazione ha un importante significato solo per i soggetti adulti.
I valori di riferimento sono stati calcolati considerando come normopeso la fascia di popolazione risultata a minor rischio di sviluppo di malattie .
Tra le principali patologie correlate al sovrappeso troviamo malattie cardiovascolari, il diabete, l'ipertensione, l'osteoartrosi, alcune neoplasie. I soggetti classificati come sosttopeso sono invece maggiormente a rischio di osteoporosi, fratture, aritmie cardiache.
Per quanto riguarda i bambini e degli adolescenti il BMI o IMC va confrontato con le curve di crescita (per età per maschi e femmine).
Qualora il soggetto di collochi sotto il quinto percentile si parla di sottopeso
Sopra l'85esimo percentile si parla di rischio sovrappeso
Sopra il 95esimo percentile si parla di sovrappeso.
Relativamente alla prima domanda, la Consensus Conference Italiana Sovrappeso Obesità Salute ha accolto le seguenti posizioni, sul piano della salute fisica:
- L'obesità ha un effetto sulla morbilità e sulla motalità per l'associazione con varie malattie e complicanze: diabete, ipertensione arteriosa, iperlipemie, eventi cardiovascolari, calcoolosi biliare, cancro, ipogonadismi primitivi o secondari femminili e maschili, patologie ostetriche e perinatali, patologie respiratorie, patologie osteoarticolari, mortalità
- La perdita di peso va favorita quando esiste un sovrappeso (BMI >25) e/o quando esiste un adiposità viscereale (circonferenza vita >102 cm negli uominie >88 nelle donne)
- Lo studio del comportamento alimentare e il riconoscimento diagnostico dei suoi disturbi sono la tappa fondamentale nel processo di valutazione e nella costruzione ndi un progetto terapeutico per un soggetto in sovrappeso o obeso
- Il numero, il tipo e la durata delle diete, spontanee o prescritte, seguite nel corso della vita può alterare profondamente il comportamento alimentare e la capacità di riconoscere fame e sazietà
E', inoltre, opportuno segnalare che coloro che si sottopongono a terapie dimagranti vanno incontro a insuccessi con elevata probabilità, l'insuccesso innesca la cosidetta "Weight Cycling Syndrome". Tale sindrome di fluttuazione (yo-yo) del peso corporeo si associa con frequenza a disturbi del comportamento alimentare ed in particolare al BED (Binge Eating Disorder=disturbo da alimentazione incontrollata o abbuffate compulsive).
DIETE DRASTICHE(sopratutto se ripetute più volte) possono produrre diverse conseguenze:
ALTERARE il metabolismo con diminuzione del dispendio energetico basale e tendenza ad ingrassare più facilmente
INDURRE disturbi del comportamento alimentare in particolare senso bulimico; la restrizione favorisce la disnibizione, cioè la perdita di controllo.
FAVORIRE sintomi di ansia e depressione.
Spero di aver risposto ad entrambe le domande,
Cordialmente
dott.ssa Elisa Papini
(Fonte dei dati: Analisi della Sanità Pubblica 1998- Ministero della Sanità, Servizio studi e Documentazione Volume III fasc. 1-2-3 parte seconda, Obesità e disturbi del comportamento alimentare)